lunedì 10 novembre 2008

venerdì 7 novembre 2008

Scienze diplomatiche in piazza


Scienze Internazionali e diplomatiche in piazza:

lunedì 10 novembre


SESSIONE MATTUTINA
(in Piazza Sant’Antonio)
Ore 9.00-10.00: Prof.ssa Teresa Tonchia, “L’immagine della Strega”
Ore 10.00-11.00: Prof Franco Goio, “La Nazione: realtà o immaginazione?”
Ore 11.00-12.00: Prof Cesare La Mantia, “Il dissenso e il culto della personalità nell’Urss”
Ore 12.00-13.00: Prof.ssa Paola Belli Schulze, “La prima guerra mondiale e la poesia tedesca”

SESSIONE POMERIDIANA
(nella Galleria angolo via Diaz-corso Verdi)
Ore 14.00-15.00: Prof Roberto Scarciglia, Preside della Facoltà di Scienze Politiche di Trieste, “Come si elegge un Presidente americano”
Ore 15.00-16.00: Prof Diego Abenante “L’Islam politico”
Ore 16.00-17.00: Prof Maurizio Scaini “La città islamica tra colonialismo ed esotismo: Tangeri nell’immaginario mitico dell’Occidente”
Ore 17.00-18.00: Prof Antonio Luigi Palmisano, “Il viaggio e l’antropologia”

Concluderà la giornata l’intervento del
Direttore del Polo Didattico e Culturale di Gorizia
Prof PierGiorgio Gabassi

In caso di pioggia l’intero evento si terrà nella galleria in corso Verdi

mercoledì 5 novembre 2008

Consiglio di Facoltà, 5 novembre 2008

Oggi è stata la giornata di insediamento del nuovo Preside, Prof. Roberto Scarciglia, che ha introdotto la seduta riportando il suo programma di intenti. Da sottolineare i numerosi accenni fatti a Gorizia e al Sid, e al “patto con gli studenti” che intende essere uno strumento di concertazione tra noi studenti e la presidenza della facoltà: tra l'altro, si prevede anche la programmazione dei corsi-con il nome dei docenti-già a giugno, evitando così di arrivare a ridosso dell'inizio delle lezioni con buchi e punti interrogativi. Insomma, questa nuova presidenza sembra iniziara con il piede giusto.

Riguardo al lettorato di francese per il I anno, è previsto un finanziamento d'urgenza degli organi maggiori dell'università-CdA e Senato Accademico-per fare partire il lettorato durante l'anno in corso:matricole, non disperate!

Grande conquista di questa seduta è stata il finanziamento di 4 corsi per il Sid, per il II semestre:
lingua russa I,
storia dei paesi latinoamericani,
scienza delle finanze,
portoghese I.
I corsi, proposti da noi in un precedente incontro con il Preside, sono finanziati con il fondo che la facoltà riserva agli studenti.

Il Prof. Cesare La Mantia ha comunicato che si sta impegnando per attivare una collaborazione con l'università di Scienze internazionali e diplomatiche di Cracovia, di risposta il Preside ha attivato un'alta collaborazione-imitando il modello già esistente ad Economia di Trieste-con una università dell'Arkansas.

Il Prof. Gabassi ha chiesto al consiglio la possibilità di allargare il numero di posti previsti per il test d'ammissione per la nostra specialistica, a 30 studenti-al momento i posti sono 20-,visto il sovrannumero di domande. Il consiglio valuterà, tenendo fermo il numero dei 120 immatricolati per ogni anno.

Riguardo alla questione biblica del riordiono dei piani di studi, al precedente consiglio avevamo presentato una domanda di integrazione dell'esame di diritto privato al posto di statistica. Lo stoico Prof. Sussi, che si occupa del riordino da diversi mesi, ha fatto notare che questo farebbe saltare l'equilibrio crediti/numero esami. Si è trovata una soluzione che permette di mantenere ENTRAMBI gli esami, diritto privato e statistica, inserendo quest'ultima come secondo modulo di una seconda materia affine.

E questo è tutto, il consiglio è durato quasi due ore. Poi siamo tutti andati all'inaugurazione dell'anno accademico, dove tra l'altro il presidente del consiglio degli studenti Paolo Prelazzi ha tenuto un buon discorso denunciando i rischi della legge 133 per l'università.
Lunedì 10 ci sarà un'intera giornata dedicata alle lezioni in piazza a Gorizia, appena possibile pubblicheremo il programma dettagliato.
Buone cose,

Federico Nastasi
Attilio Di Battista
Elisa Trevisan

martedì 4 novembre 2008

4 Novembre all'Università.















Il 4 novembre è un giorno dedicato al ricordo: si celebra la fine della prima guerra mondiale e soprattutto si commemorano i milioni di persone che in quel conflitto, Papa Benedetto XV lo definì un'inutile strage, hanno perso la vita. Il 4 novembre è tutto questo, ma quest'anno anche dell'altro. Le manifestazioni previste non si sono svolte solo nello spiazzo davanti la grande scalinata del Sacrario di Redipuglia.Un gruppo di studenti, nella mattinata di martedì, ha issato uno striscione sulla torretta della sede dell'Università di Trieste in via Alviano, che recita la frase Facoltà di dissentire. Federico Nastasi uno dei rappresentanti degli studenti del corso di laurea di scienze internazionali e diplomatiche presso il consiglio di facoltà di scienze politiche spiega: "Il motivo della protesta è la legge 133, che di fatto, con i sui tagli indiscriminati, rischia di mettere in ginocchio le università pubbliche, che tanto hanno dato e danno ai giovani e ai ricercatori italiani", "noi siamo favorevoli ad una riforma che però vada a colpire i reali sprechi degli atenei" "Rispettiamo questa giornata e soprattutto quelli che tra il 1915 e il 1918 anche in queste terre hanno trovato la morte" afferma Elisa Trevisan, a sua volta rappresentante degli studenti, "molti di quei ragazzi avevano la nostra età e sono dovuti partire e morire per una guerra che è stata terribile" prosegue e aggiunge "non vogliamo però che ci si dimentichi di quello che sta succedendo nel mondo dell'istruzione e dell'università".Anche gli universitari goriziani, dunque, si mobilitano e cominciano a muoversi. Saranno tenute lezioni all'aperto in alcuni luoghi della città, per coinvolgere in maniera costruttiva la cittadinanza, facendo capire, anche a chi non vive questo mondo, l'importanza di un'istruzione libera e pubblica.Attilio Dibattista conclude confermando che l'impegno degli studenti continuerà, non solo con azioni di protesta, ma anche con proposte costruttive di modifica della legge 133/2008, per contribuire alla costruzione di un'università pubblica con meno sprechi, ma che sia autonoma e di qualità. Giacomo Cuscunà.

lunedì 3 novembre 2008

lezioni in piazza


A BREVE ONLINE IL CALENDARIO DELLE LEZIONI IN PIAZZA A GORIZIA...

giovedì 30 ottobre 2008

sulla stampa

Mercoledì 30 abbiamo condiviso con l'assemblea di Trieste il documento inviato alla Gelmini e lo abbiamo consegnato al Rettore.
Il Piccolo ci ha dedicato un articolo:

http://ilpiccolo.repubblica.it/dettaglio/Di-nuovo-in-tremila-davanti-all-Universita/1536565?edizione=EdRegionale

lettera aperta al Ministro Gelmini

L'assemblea che si è riunita martedì pomeriggio a Gorizia ha approvato questo documento:



Al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca, Dott.ssa Mariastella Gelmini
e p.c. Al magnifico Rettore dell'Università di Trieste, prof. Francesco Peroni
al Preside della facoltà di Scienze politiche, prof. Roberto Scarciglia



In seguito alle proteste che stanno coinvolgendo tutto il mondo universitario, noi studenti del corso di Scienze internazionali e diplomatiche del polo di Gorizia dell'Università di Trieste vogliamo esprimere il nostro dissenso in merito ad alcuni punti del progetto del governo.
La facoltà di Scienze Politiche risulta la prima in Italia: per questo non condividiamo il principio di tagliare indiscriminatamente il fondo di funzinamento ordinario, FFO, senza riconoscere il merito e il valore dell'eccelenza.
Crediamo che il sistema universitario vada riformato nella sua interezza, combattendo gli sprechi-come il proliferare delle sedi distaccate e dei corsi di laurea creativi- i privilegi e la malagestio di questi decenni che hanno portato alla situazione attuale. Vanno però riconosciute le responsabilità ed individuati i colpevoli, andando a ricercarli anche nel ceto accademico. Per questo è necessario instaurare un sistema di valutazione efficace del lavoro dei docenti, in base alla produzione di ricerche e pubblicazioni.
Vogliamo affermare il ruolo centrale dell'istruzione universitaria pubblica di base, che permette a ciascuno indipendentemente dalle sue disponibilità economiche di poter perseguire i suoi sogni e affermarsi per il suo valore, come sancito dall'art. 34 della Costituzione.
La facoltà di trasformare le università pubbliche in fondazioni private rischia di creare università di serie A e di serie B, a seconda della regione di appartenenza si deve tener conto delle diverse realtà economiche e delle differenti culture amministrative. È necessario difendere anche il lavoro fin'ora svolto dai docenti a contratto e non lasciar loro soltanto un benservito.
Speriamo si possa riconsiderare il progetto di riforma dell'università, analizzando la vicenda nella sua complessità, tralasciando pregiudiziali ideologiche o la difesa di antichi privilegi.
Serve un'Università moderna che partecipi al progetto di un'Europa regione della conoscenza.

Gli studenti di Scienze Internazionali e Diplomatiche, Gorizia
Università di Trieste

mercoledì 15 ottobre 2008

al teatro


L'università di Trieste ha attivato una collaborazione con il Teatro Rossetti che permette ai suoi studenti di assistere alle prime degli spettacoli, pagando soltanto 1 euro. Avrete ricevuto sulla casella mail -che si attiva dopo l'immatricolazione-l'invito, ma vogliamo utilizzare anche il nostro blog per dare pubblicizzazione all'iniziativa. Di seguito l'invito del Rettore che abbiamo ricevuto e inoltriamo:


Caro studente,
la partecipazione e l’attenzione del pubblico studentesco alla prova generale dello spettacolo To be or not to be è stata entusiasmante.
Per questo motivo, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia "Politeama Rossetti è lieto di ripetere l’iniziativa culturale coordinata con il nostro Ateneo.
L’occasione offerta agli studenti universitari è la “prima” dello spettacolo di prosa prodotto dal Teatro Stabile “La Rigenerazione”, testo di Italo Svevo, regia di Antonio Calenda e protagonista il grande Gianrico Tedeschi.
Lo spettacolo andrà in scena al Politeama Rossetti


martedì 21 ottobre alle ore 20.30
I biglietti saranno distribuiti a partire da giovedì 16 ottobre, al prezzo “simbolico” di €1, presso la biglietteria del Politeama Rossetti (Viale XX Settembre, 45) e giovedì 16 ottobre dalle ore 10.00 alle ore 12.00 all’Università, presso l'infopoint del Teatro Stabile, situato nell’atrio dell'Edificio Centrale di Piazzale Europa. Certo di una Sua gradita presenza, invio i miei migliori saluti. Il Rettore Francesco Peroni

HABEMUS PRESIDENTEM

Roberto Scarciglia, docente di diritto pubblico comparato, è il nuovo preside della facoltà di scienze politiche. E' stato eletto nel consiglio di facoltà di oggi con 39 voti, 6 le schede bianche, 1 nulla, 2 voti per il prof. Gasparini, 1 per il prof. Gregoretti, 49 i votanti.

Scarciglia (succede al Prof. Coccopalmerio, preside ininterrottamente dal 1987) avrà la possibilità di dare quella marcia in più alla nostra facoltà -nel suo programma si impegna a istituire insegnamenti in lingua e aumentare le relazioni internazionali della facoltà- intendiamo istaurare con lui un rapporto proficuo per il miglioramento del nostro polo e di tutta la facoltà.

legg133/08, gelmini sull'università

Dica 133 è il coordinamento dei ricercatori precari del Polo delle Scienze Sociali dell’Università di Firenze (Economia, Giurisprudenza, Scienze Politiche). Hanno aperto un blog per capire e discutere assieme della legge 133/08, il progetto del governo sull'università.
A VoI:
http://dica133.wordpress.com/

lunedì 30 giugno 2008

Aumenti per le borse di dottorando di ricerca

Il Decreto Ministeriale 18 giugno 2008, ha deliberato un aumento dell'importo annuale lordo delle borse di dottorato di ricerca. Il ministero ha determinato la borsa, precedentemente fissata in € 10.561,55, in € 13.638,47 lordi.

Se vi interessano ulteriori informazioni date un'occhiata al sito del Miur.
Saluti!

martedì 24 giugno 2008

Statuto Nazionale dei Diritti e dei Doveri degli Studenti Universitari

L'elaborazione dello Statuto dei diritti e dei doveri degli Studenti universitari, scritto sotto forma di una piccola Costituzione, rientra nelle strategie di costruzione di un nuovo welfare studentesco che l’ex Ministro dell'Università e della Ricerca Mussi stava attuando.
Si tratta di un documento davvero significativo perché per la prima volta vengono riconosciuti i diritti e stabiliti i doveri della comunità studentesca, allargando le forme di sostegno del diritto allo studio e valorizzando il contributo di informazioni che gli studenti saranno in grado di fornire per il buon funzionamento del proprio ateneo. É insomma il primo, fondamentale passo per la costruzione di una vera "cittadinanza" studentesca anche nel nostro Paese. Adesso il processo di attuazione si è interrotto per evidenti ragioni politiche, molti atenei(Torino, Lecce, Bari…) hanno ripreso il testo e gli stanno facendo fare il percorso inverso per attuarlo. Dalle singole università per poi diventare nazionale. Anche noi vorremmo fare lo stesso; è bene prima però, che tutti lo conoscano e lo facciano conoscere. Nel prossimo autunno lo presenteremo al Consiglio degli Studenti e poi al Senato accademico. Intanto eccolo di seguito, leggete e commentate.



Statuto Nazionale dei Diritti e dei Doveri degli Studenti Universitari
In attuazione dell’art. 34 della Costituzione della Repubblica Italiana, che sancisce il diritto per tutti i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, di raggiungere i gradi più alti degli studi, l’Università garantisce alle proprie studentesse e ai propri studenti i seguenti diritti, nel rispetto dei seguenti doveri.

Titolo I
Principi e tutele fondamentali
1. L'università è una comunità umana e scientifica, di insegnamento e di ricerca. E' suo compito contribuire all'innalzamento del livello delle conoscenze scientifiche e trasmettere il sapere disponibile alle nuove generazioni. E' altresì suo compito formare le nuove generazioni al libero esercizio del pensiero e al senso della responsabilità sociale delle proprie funzioni attuali e future.
2. Nella comunità universitaria gli studenti sono portatori di diritti riconosciuti e inalienabili, senza distinzione di sesso, di etnia, di religione, di opinione politica, di condizioni personali e sociali, e con pari dignità rispetto alle altre componenti della comunità stessa.
3. L'Università assicura agli studenti le condizioni atte a promuovere lo sviluppo della loro personalità e della loro coscienza civile nell'ambito della propria esperienza formativa, riconoscendo loro i diritti di partecipazione, di libertà espressiva e di autonomia culturale.
4. Gli studenti hanno il dovere di concorrere, attraverso lo studio e la partecipazione alla vita universitaria, alla crescita culturale delle istituzioni accademiche e della società in cui esse sono inserite.
5. Il diritto allo studio deve essere effettivo. Gli studenti che rientrino nei parametri di reddito e di merito stabiliti per legge hanno diritto a percepire la borsa di studio nell'anno accademico di riferimento. Hanno altresì diritto, in tale anno, ai benefici previsti di vitto e di alloggio.
6. Gli studenti beneficiari, a titolo diverso, delle pubbliche risorse messe loro a disposizione in attuazione dell'articolo 34 della Costituzione, hanno il dovere di farne l'uso più responsabile nel perseguire il proprio impegno di studio e formazione.
Tutti gli studenti hanno diritto ad accedere a percorsi formativi di ogni livello. A tal fine l’Università fornisce agli studenti tutti gli strumenti necessari per colmare eventuali lacune formative e raggiungere il successo formativo.
7. Gli studenti, senza distinzione di opinioni politiche, di opzioni culturali e di fede religiosa hanno il diritto di fruire di spazi di socialità, studio e confronto collettivo. Hanno il diritto di riunirsi in assemblea nei luoghi dell’Università, di associarsi e di organizzarsi collettivamente nel rispetto delle leggi dello Stato e dei principi di tolleranza e pluralismo. Gli studenti hanno il dovere di rispettare gli spazi messi a loro disposizione dall'Università e di mantenerne la funzionalità e il decoro.
8. Gli studenti hanno il diritto di partecipare alla vita e al governo democratico dell’Università esercitando l' istituto della rappresentanza negli organi decisionali e di indirizzo di Ateneo. Nella pluralità dei loro orientamenti politici e culturali, gli studenti informano comunque il proprio mandato di rappresentanza ai principi fondamentali della Costituzione italiana e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
9. E' dovere dei rappresentanti degli studenti esercitare il proprio mandato con continuità e impegno. L’Università mette loro a disposizione gli spazi e gli strumenti necessari a tale scopo.
10. Gli studenti disabili hanno diritto a partecipare attivamente e pienamente a tutte le fasi della vita universitaria. E' compito di ciascun Ateneo favorire concretamente e in ogni forma l’attuazione di tale principio.
11. Gli studenti stranieri iscritti in Atenei italiani hanno il diritto di partecipare attivamente e a pieno titolo a tutte le fasi della vita universitaria. L'Ateneo garantisce, anche con appositi uffici, adeguata assistenza agli studenti stranieri, contribuendo a rimuovere gli ostacoli al loro completo inserimento nella comunità universitaria.

Titolo II
Prove d'esame
12. Gli studenti hanno diritto a una valutazione imparziale tramite prove d’esame trasparenti e coerenti con il programma, gli obiettivi formativi e le modalità di svolgimento dei corsi. Le prove d'esame devono essere sostenute con una commissione presieduta da un docente. Gli studenti hanno altresì diritto, su loro richiesta, a essere esaminati dal docente titolare del corso.
13. Ogni insegnamento deve prevedere un numero e una distribuzione temporale degli appelli tali da garantire agli studenti una ragionevole programmazione del proprio carico di esami. Il calendario degli appelli deve essere reso noto almeno due mesi prima dell’inizio delle sessioni d’esame. Le date non possono essere anticipate rispetto al calendario previsto.
14. E' preciso dovere del titolare del corso garantire la propria presenza nelle date di appello da lui indicate. In caso di impossibilità a presenziare per ragioni urgenti e impreviste è suo compito assicurare la presenza di altro docente. Dell' eventuale assenza egli è comunque tenuto a dare tempestiva comunicazione sul proprio sito telematico.
15. Le informazioni relative alla prova d’esame devono essere comunicate prima dell’inizio del corso. La prova d’esame deve comunque vertere sul programma del corso, opportunamente divulgato, salva restando la possibilità di contenuti specifici per i frequentanti. Il programma del corso e i relativi contenuti devono essere trattati in modo completo nei testi indicati dal docente e comunicati sulla Guida dello studente. Gli studenti hanno diritto a visionare [senza oneri economici,] le esercitazioni e i materiali relativi alle eventuali precedenti prove scritte d’esame.
16. Gli studenti hanno il diritto di conoscere l’esito delle prove d’esame scritte, nonché a ricevere spiegazioni sui criteri di correzione e di valutazione.
17. La valutazione del profitto dello studente deve riferirsi esclusivamente alla sua preparazione nella materia di cui ha sostenuto l'esame. La commissione d’esame non può visionare il libretto universitario dello studente prima di esprimere la valutazione finale, salva espressa richiesta dell'esaminato. In ogni caso è fatto divieto alla commissione di visionare il materiale didattico utilizzato dallo studente. Se l’esito dell’esame non è soddisfacente per lo studente, quest'ultimo ha diritto a ritirarsi senza conseguenze per il suo curriculum accademico [l’esame in tal caso può essere annotato come “non concluso” soltanto per fini statistici, garantendo l’anonimato dello studente.] Se la valutazione è stata comunque di sufficienza, l 'esame può essere ripetuto nell'appello successivo.
18. Di fronte alla comprovata impossibilità di partecipare agli appelli d’esame regolamentari per gravi ragioni, lo studente ha il diritto di concordare con il docente titolare altra data d’esame nell'ambito della stessa sessione.
19. E' dovere dello studente sostenere l'esame nel pieno rispetto del lavoro e delle competenze del docente e della specificità della sede universitaria.

Titolo III
Servizi e qualità della didattica
20. Gli studenti hanno diritto a compiere le proprie scelte tra percorsi di studio chiari e caratterizzati da evidenti specificità disciplinari. La Guida dello studente deve essere pubblicata entro il 15 luglio di ogni anno e deve contenere: il calendario didattico, il programma dettagliato dei corsi, il nome e il recapito dei docenti, la composizione dei consigli didattici, la presentazione dei dipartimenti, la presentazione delle associazioni di rappresentanza studentesca presenti in facoltà, i dati relativi alle biblioteche di facoltà e alle aule informatiche, le tabelle ministeriali e ogni altra informazione necessaria per permettere allo studente un’adeguata compilazione del piano di studi. L’orario delle lezioni, relativo all’intero anno, deve essere pubblicato prima dell’inizio delle lezioni. I comitati paritetici stabiliscono, altresì, una distribuzione omogenea del carico didattico tra i corsi.
21. L’Università deve garantire agli studenti che tutti i testi adottati dai corsi di studio siano presenti per la libera consultazione nelle Biblioteche di Ateneo. Gli studenti hanno il dovere di rispettare la proprietà pubblica dei testi utilizzati e di consentirne la regolare consultazione agli altri studenti.
22. Gli studenti hanno il diritto di accedere alle strutture didattiche in condizioni materiali adeguate. E' cura di ciascun Ateneo rimuovere le barriere architettoniche e ogni altro ostacolo che possa impedire la fruizione effettiva dei corsi, delle sedi d'esame, delle biblioteche, degli spazi universitari e di garantire sufficienti posti a sedere nelle aule e adeguati posti studio nelle biblioteche e nelle sale lettura. Gli atenei possono prevedere prolungamenti degli orari dei servizi informatici o di biblioteca attraverso il ricorso a studenti volontari, ai quali corrispondono apposite borse di studio e dei quali regolano le modalità di impiego e formazione
23. Le singole sedi d'Ateneo devono essere dotate di strutture informatiche idonee all' acquisizione di tutte le informazioni utili alla vita universitaria. Gli studenti hanno, altresì, diritto ad un adeguato numero di postazioni informatiche e multimediali [ove possibile, anche in orario notturno nelle strutture della Facoltà di appartenenza,] con possibilità di accesso a internet.
24. E' diritto degli studenti ricevere l'insegnamento di ciascuna materia con regolarità, nei giorni e negli orari previsti e, salve eccezioni, da parte del titolare del corso.. Qualora per motivi urgenti e imprevisti quest'ultimo non possa tenere la lezione, egli provvede a farsi sostituire da un proprio collaboratore. Nell'impossibilità di farlo, ne dà comunicazione tempestiva sul proprio sito telematico.
25. Gli studenti hanno diritto a essere ricevuti personalmente dai docenti, per chiarimenti e consigli didattici nonché per essere assistiti nello svolgimento della tesi di laurea e di altri lavori di ricerca concordati. Il docente dà pubblica comunicazione dell’orario di ricevimento da lui stabilito prima dell’inizio di ogni periodo didattico. Dell' eventuale assenza per ragioni urgenti e impreviste egli dà tempestiva comunicazione sul proprio sito telematico.
26. Gli studenti hanno diritto a un’adeguata attività di orientamento e tutorato. L’attività di tutorato non può svolgersi di regola negli stessi orari delle lezioni.
27. Gli insegnamenti e i tirocini relativi allo stesso periodo didattico e allo stesso anno non possono avere svolgimento in orari sovrapposti. La frequenza obbligatoria delle lezioni è prevista di regola solo per i Corsi di Laurea espressamente indicati dagli ordinamenti europei o da leggi dello Stato.
28. L’Università deve dotarsi di un sistema di valutazione dei corsi disciplinari che tenga conto del giudizio di ogni studente. La distribuzione delle schede di valutazione agli studenti deve avvenire per ogni periodo didattico, secondo modalità che garantiscano agli studenti il completo anonimato. La pubblicità dei risultati derivanti dalla analisi delle schede di valutazione, per ciascun insegnamento, deve essere garantita per tutti i Corsi di Laurea dell’Ateneo con mezzi idonei. I risultati delle schede compilate dagli studenti sono valutati dal Nucleo di Valutazione d’Ateneo, per quanto concerne il funzionamento generale dell’Ateneo, e dalla Commissione Paritetica per la didattica, per quanto concerne i provvedimenti relativi alla Facoltà.
29. E' compito del Ministero dell'Università e della Ricerca comunicare sul proprio sito, in modo aggiornato e con puntuale riferimento a fonti e modalità di rilevazione, i principali risultati di ricerca relativi agli sbocchi professionali offerti dai differenti indirizzi di studio, nonché i principali dati quantitativi e qualitativi utili a valutare il sistema universitario e a compiere scelte di studio informate e consapevoli.

Titolo IV
Libertà didattiche
30. Gli studenti hanno il diritto di presentare piani di studio individuali corrispondenti alle proprie vocazioni e ai propri interessi disciplinari, nei limiti stabiliti dalle norme vigenti.
31. Gli studenti possono promuovere autonomamente attività formative e culturali utili a un miglior perseguimento degli obiettivi generali o disciplinari della formazione universitaria. Tali attività possono, su richiesta degli studenti e previa verifica degli obiettivi formativi raggiunti, ottenere il riconoscimento di crediti formativi da parte delle commissioni paritetiche per la didattica.
32. Gli studenti hanno il diritto di scegliere liberamente l’argomento della tesi di laurea e di avere accesso a tutto il materiale documentale necessario per svolgerla nel modo più approfondito. La valutazione della tesi deve riferirsi alla sua qualità scientifica intrinseca e non può essere condizionata dalle opinioni dello studente né dai tempi in cui egli ha completato il proprio percorso di studi.
33. E' stretto dovere dello studente svolgere la tesi attraverso la propria personale applicazione al tema prescelto, nel pieno rispetto delle norme che regolano il diritto d'autore e la proprietà delle opere d'ingegno di ogni livello.

Titolo V
Doveri di contribuzione economica
34. Fatte salve le esenzioni previste dalla legge, tutti gli studenti hanno il dovere di partecipare al sostegno economico della propria università in base alle possibilità del loro nucleo familiare. E' preciso e inderogabile dovere dello studente fornire alla propria università dati reddituali fedeli e rispettosi delle proprie effettive condizioni di vita.
Gli studenti hanno diritto a conoscere con precisione e trasparenza gli indici e i meccanismi di calcolo che definiscono l’importo delle tasse da versare. Hanno altresì diritto a conoscere con congruo anticipo la scadenza per il pagamento di ogni singola rata.

Titolo VI
Governo dell'Università e rappresentanza studentesca
35. Tutti gli studenti godono dell’elettorato attivo e passivo. L’esercizio dell’elettorato passivo è regolato da norme che garantiscono il ricambio nella rappresentanza studentesca. Spetta agli Atenei rendere noto con largo anticipo e con adeguata diffusione ogni informazione utile alla più ampia e consapevole partecipazione ai momenti elettorali, nonché garantire in ogni sede spazi e opportunità di propaganda elettorale. Le elezioni universitarie devono tenersi in un periodo e secondo modalità tali da garantire la massima affluenza al voto.
36. Gli studenti esercitano il loro diritto di rappresentanza nel Senato Accademico, nel Consiglio di Amministrazione, nei Consigli di Facoltà, nei Consigli di corso di laurea. In tali organi la loro presenza non può essere inferiore al 15% dei membri provvisti del diritto di voto. Gli studenti hanno altresì il diritto di partecipare agli organi competenti per la valutazione del sistema formativo e per le decisioni riguardanti l’organizzazione della didattica, nel rispetto dei regolamenti d’Ateneo.
37. I rappresentanti degli Studenti hanno il diritto-dovere di partecipare ai lavori degli organi accademici di cui fanno parte. L'Ateneo ne disciplina i casi di concomitanza con esami, lezioni o attività di laboratorio e tirocinio con frequenza obbligatoria in modo da tutelare pienamente l'esercizio di tale diritto-dovere
38. Negli organi non elettivi la eventuale nomina di studenti deve avvenire previa consultazione delle rappresentanze studentesche elette negli organi di governo dell’Ateneo.

Titolo VII
Studenti a tempo parziale e lavoratori
39. Gli studenti non impegnati a tempo pieno negli studi universitari e che siano impossibilitati a frequentare possono chiedere, con istanza scritta e motivata indirizzata agli uffici amministrativi, che venga loro riconosciuta la condizione di studenti a tempo parziale senza che da ciò derivi alcuna forma di discriminazione.
40. Gli studenti a tempo parziale hanno, ove le risorse di Ateneo lo consentano, il diritto di usufruire della didattica e delle altre attività formative in orari e secondo modalità adatte alle loro esigenze. Nei loro confronti non possono comunque essere previsti programmi d'esame più impegnativi o più disagevoli.
41. Per ogni insegnamento il titolare del corso fissa periodici orari di ricevimento riservati agli studenti a tempo parziale in orari adeguati alle loro esigenze.

Titolo VIII
Tirocinanti e studenti in stage
42. Ciascun Ateneo si impegna a promuovere stage e tirocini in armonia con le finalità didattiche indicate dai propri organismi competenti, tenendo conto dei tempi di studio e delle condizioni socio-economiche dello studente.
43. Le convenzioni con le agenzie e con gli enti deputati a ospitare le esperienze di stage e tirocinio vengono stipulate nel rispetto del presente Statuto. L'Ateneo si fa garante del coinvolgimento delle rappresentanze sindacali nella definizione delle mansioni da assegnare allo studente, della sua copertura assicurativa per infortuni e responsabilità verso terzi e della piena compatibilità delle modalità di impiego dello studente con le sue fondamentali esigenze didattiche.
44. Le attività di stage o tirocinio devono essere svolte di regola nei giorni feriali e in orario diurno, e in ogni caso per un monte ore corrispondente al numero di crediti indicato nell'ordinamento didattico in corso.
45. Gli studenti hanno diritto a valutare le strutture e le attività di stage e tirocinio attraverso questionari [anonimi] distribuiti al termine dell’attività. I risultati dei questionari [anonimi] riferiti ad ogni struttura o reparto ospitante, esaminati dal Nucleo di Valutazione dell’Ateneo, vengono resi pubblici periodicamente e con mezzi idonei.
46. La valutazione delle attività di stage e tirocinio svolte dagli studenti si riferisce esclusivamente agli obiettivi raggiunti nel corso delle stesse. Tali obiettivi vengono certificati dai docenti e dai responsabili delle strutture ospitanti al termine di un periodo prestabilito dalle competenti strutture didattiche.
47. Le attività lavorative svolte dagli studenti-lavoratori vengono riconosciute come attività di tirocinio o di stage purché attinenti alle finalità didattiche del Corso di Laurea di appartenenza, previo parere della Commissione Paritetica competente e previa verifica individuale degli obiettivi raggiunti. Il riconoscimento può avvenire in ogni caso nei limiti massimi previsti dalla legge e dai regolamenti didattici dei Corsi di Laurea.

Titolo IX
Diritto alla mobilità
48. Gli studenti hanno diritto alla mobilità tra le Università. E' compito del Ministero, delle Regioni e dei singoli Atenei realizzare le condizioni logistiche e di accoglienza atte a favorire la mobilità studentesca e a rimuovere gli ostacoli derivanti dalla condizione sociale dei singoli. E' compito degli Atenei ricercare accordi con enti pubblici e privati per migliorare l'ospitalità e le condizioni di vita studentesche nelle singole sedi universitarie.
49. Nessun Ateneo può rifiutare di riconoscere, nel passaggio tra corsi di laurea uguali o affini, i crediti maturati in altro Ateneo di Stato o riconosciuto dallo Stato, salva motivazione circostanziata e comunque in coerenza con le caratteristiche dei propri piani formativi.
50. Gli studenti hanno diritto a una informazione completa sulle opportunità di intraprendere periodi di studio all’estero e sulle condizioni e agevolazioni previste. Hanno altresì diritto a procedure di selezione trasparenti per l’accesso alle borse di mobilità, i cui criteri di conseguimento devono essere chiaramente definiti in ogni bando.
Il referente Erasmus del corso di laurea garantisce che in ogni sede Erasmus siano attivi, nel periodo didattico di permanenza all’estero, corsi coerenti con il piano di studi del corso di laurea. L’Università assiste lo studente nell’adempimento degli obblighi burocratici necessari a intraprendere il periodo di studi all’estero e a ottenere il pieno riconoscimento dei crediti.
51. Gli studenti hanno diritto al pieno riconoscimento dei crediti acquisiti in Università straniere purché preventivamente inseriti nel piano di studi.

Titolo X
Dottorandi di ricerca
52. Le garanzie previste nel presente Statuto si applicano anche agli studenti di dottorato di ricerca e della formazione post-laurea.
53. Gli studenti di dottorato hanno diritto all’assegnazione di un tutor da parte del collegio dei docenti che lo segua e lo indirizzi nel percorso di formazione alla ricerca. Per ciascuno studente di dottorato deve essere definito un percorso formativo chiaro, costruito su date certe, con l'indicazione di un argomento di ricerca da sviluppare in autonomia. E' compito del collegio dei docenti individuare e promuovere i modi per finanziare esperienze formative esterne all’Ateneo di appartenenza.
54. Gli studenti di dottorato hanno diritto a una propria rappresentanza negli organi centrali di Ateneo, compreso il Senato Accademico.
55. Lo studente di dottorato ha diritto a usufruire di periodi di sospensione per malattia, per maternità o per lavoro. Egli ha altresì diritto a chiedere un breve rinvio dell’esame finale di dottorato qualora ritenesse necessario un approfondimento della tematica di ricerca.

Titolo XI
Disposizioni finali
56. Il presente Statuto viene recepito dai Regolamenti di Ateneo. Il suo testo viene consegnato agli studenti al momento della loro iscrizione. La sua osservanza viene garantita in ultima istanza dal Magnifico Rettore.
57. La tutela attiva del presente Statuto può essere affidata a un Difensore Civico, inteso come personalità indipendente e di prestigio alla quale l’Università affida di concerto con le rappresentanze studentesche l’incarico di segnalarne violazioni o inapplicazioni e di suggerire i provvedimenti conseguenti. Il Regolamento relativo a funzioni, modalità di intervento e garanzia di efficacia dell' azione del Difensore Civico è rimesso all'Ateneo che decide di avvalersi di tale figura.
58. Il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari è l’organismo preposto ad accogliere eventuali istanze degli studenti in merito all’applicazione del presente Statuto da sottoporre all’attenzione del Ministro dell’Università e della Ricerca.

lettera Gabassi

Cari voi, pubblichiamo la lettera inviata al Preside Gabassi. Abbiamo rinnovato le nostre richieste e sollecitato qualche promessa che ci era stata fatta(vi ricordate il wireless?). Appena possibile pubblicheremo anche la risposta del Preside.
buone cose,
Federico



Egr. Prof. Gabassi,

Le scrivo a proposito dei risultati emersi dal sondaggio condotto dal nostro giornale di corso di laurea “Sconfinare”.
Dal questionario emergono risultati significativi sotto molti aspetti, anche per il vasto campione di studenti sottoposto alle domande, 317.
Quelli che mi hanno colpito di più sono tre.
Il primo riguarda la provenienza regionale dei miei colleghi, risulta evidente infatti che il corso soffre oggi, più che in passato, di un processo di regionalizzazione o poco più. Il 70% degli intervistati proviene dal Friuli Venezia Giulia e dal confinante Veneto. È preoccupante, se si pensa che fino a qualche anno fa si creavano colonie di ragazzi provenienti da tutta Italia, come emerge dalla composizione delle classi della specialistica. Preoccupa questo per la proiezione internazionale che il nostro corso di laurea ricerca. In questo senso, penso, sarebbe importante proseguire l’iniziativa pubblicitaria del SID nelle scuole e nelle fiere di orientamento che si tengono ovunque in Italia, e rinnovo la nostra disponibilità a costituire “task force” studentesche che tornino nei propri licei a presentare il corso.
Il secondo aspetto riguarda la mensa, il 37% degli intervistati ha segnalato come primo problema da risolvere l’attivazione di questo servizio. Il bar, dove possiamo appena prendere un panino riscaldato o un’insalata, chiude alle 18 e il sabato non apre, risultando insoddisfacente ai nostri bisogni. Noi rappresentanti al Consiglio degli Studenti abbiamo già contattato i rappresentanti all’Erdisu per far presente il problema, ma è chiaro che serve un Suo impegno in prima persona per risolvere la questione.
In terzo luogo, il servizio internet senza fili segue immediatamente con il 23% dei richiedenti. Richieste che in realtà sono molte di più, poiché, potendosi scegliere una sola risposta, ci si è divisi tra le diverse urgenze che ci sono. Il wireless, si ricorderà, ci era stato detto “non sarà attivo prima del 15 giugno”. In effetti fino al 15 non è stato attivato, oggi siamo al 23 e non mi risulta ci siano stati grandi cambiamenti. Sollecitiamo ancora l’attivazione di tale servizio.
Il cahier de doléance che viene fuori dal questionario è molto più ampio, ma è mio compito fare una sintesi delle priorità. Credo siano quelle che ho elencato.
Priorità ancora più urgenti se si pensa che le ultime statistiche ci vedono prima facoltà in Italia, con l’evidente effetto trascinatore che ha avuto il SID per tutta la facoltà. Non possiamo certo peccare adesso della mancanza di un servizio mensa o di una semplice rete wireless.
In attesa di una Sua risposta, colgo l’occasione per porgerle distinti saluti.


Federico Nastasi
Rappresentante degli studenti al Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche,
Gorizia

mercoledì 11 giugno 2008

Consiglio degli studenti, 9 giugno 2008

Il 9giugno si è riunito per la seconda volta il consiglio degli studenti a Trieste. Del gruppo del SID non sono venuti Attilio ed Elisa, per impegni di studio.
C’era grande fretta generale (iniziavano gli europei), si è discusso dell’organizzazione di una festa per promuovere la web radio dell’università.
La festa si terrà a Trieste il 26 giugno, l’ultima volta c’erano diverse centinaia di persone che sono rimaste fino a notte fonda. Da quello che mi hanno detto pare dovrebbe essere una cosa divertente. Alla fine della seduta il rettore Peroni ha voluto fare un saluto al Consiglio, si è detto molto disponibile ad una collaborazione con gli studenti.
Lo stesso rettore sarà a Gorizia domani pomeriggio all’inizio del consiglio di Facoltà e probabilmente si fermerà a discutere con gli studenti che volessero incontrarlo.
La seduta è durata 45 minuti, caratterizzandosi per le divisioni che persistono tra i gruppi degli studenti e la grande capacità diplomatica di Paolo Prelazzi, il presidente. Come si scrive nei verbali “non essendoci altro da discutere, la seduta è tolta”. Il prossimo Consiglio è fissato per il 18 giugno. Vi informeremo.

Federico Nastasi

mercoledì 21 maggio 2008

Il Decreto Mussi prevede il riordino dell’offerta formativa dell’università.

Per quanto riguarda il SID è prevista la riduzione degli esami da 29 a 20 per la triennale e 18 a 12 per la specialistica.

Tra i 15 esami scomparsi potrebbero esserci soprattutto le lingue, ed è prevista anche la riduzione degli indirizzi di specialistica da 3 a 1.

LUNEDÌ 26 MAGGIO

Il Preside Coccopalmerio ed il Professor Sussi saranno nell’aula magna a presentare il nuovo SID!

Vogliamo continuare a studiare le lingue straniere e vogliamo almeno 2 indirizzi specialistici!!!

Ore 10:30

tutti in Aula Magna


giovedì 15 maggio 2008

Consiglio degli Studenti 12 maggio 2008

Lunedì 12 maggio si è tenuta nell’Aula Magna dell’Universtità di Trieste la seduta di insediamento del Consiglio degli Studenti.
L’ordine del giorno prevedeva l’elezione dell’ufficio di presidenza, composto da Presidente, Vice-Presidente e Segretario.
L’inizio della seduta, prevista per le 17.30 è slittato alle 18.00 per consentire le ultime consultazioni pre-elettorali tra le liste, al fine di trovare un accordo il più ampio possibile in vista delle attività dell’assemblea.

Ricordiamo la composizione del Consiglio di questo biennio che vede la lista Oltre-Student Offfice avere la maggioranza con 28 seggi, seguiti da Lista di Sinistra 26, Autonomamente 11, FormAttivi 6 e Studenti in Movimento 3 (i sottoscritti).
Si è iniziato con l’elezione del Presidente del Consiglio degli Studenti, svoltasi secondo accordi sostanzialmente già presi in precedenza e che ha visto trionfare con una convergenza quasi totale il candidato (a dire il vero unico) di Lista di Sinistra Paolo Prelazzi (5° anno di Medicina, eletto nel Consiglio della sua Facoltà e nel Consiglio d’Amministrazione universitario). Per lui 69 voti favoreli, 2 schede nulle e 1 bianca.
Si è poi preceduto all’elezione congiunta di Vice-Presidente e Segretario del Consiglio. Alla Vice-Presidenza ancora candidato unico Marco Saponi di Oltre-Student Office (1° anno di Ingegneria) mentre per la Segreteria hanno presentato la propria candidatura Luca Marsi di Autonomamente ed il nostro Guglielmo Nastasi. Proprio Nastasi si è aggiudicato la carica di Segretario con 33 preferenze contro le 26 di Luca Marsi (per questa votazione era sufficiente la maggioranza relativa). Maggiori problemi si sono avuti invece per l’elezione del Vice-Presidente, in cui il candidato di Oltre-Student Office Saponi non ha raccolto la convergenza aspettata fermandosi a 35 preferenze (ne bastavano 36 per l’elezione diretta) mentre dalle urne è uscito a sorpresa il nome di Floriano Tomasi di Lista di Sinistra (9 preferenze). 15 schede sono andate nulle mentre 11 erano bianche.
Dopo una pausa di 15 minuti si è dunque passati al ballottaggio tra Saponi e Tomasi. Le concertazionni sono però state infiammate dalle polemiche e dall’indignazione per due schede riguardanti la precedente elezione del Segretario che presentavano offese omofobe nei confronti del candidato Luca Marsi. Tale gesto, imputato agli studenti di Oltre-Student Office ha contribuito a screditare Saponi che ha comunque ottenuto la carica con 31 preferenze contro le 14 di Tomasi (12 le schede nulle e 6 le bianche).

A margine di questo resoconto, e a nome della lista Studenti in Movimento, volevamo esprimere la nostra soddisfazione ed il nostro orgoglio per l’elezione a Segretario di Nastasi: si tratta di un passo storico per il SID e per il PUG che di certo contribuirà a migliorare le comunicazioni tra Trieste e Gorizia e a dare maggiore visibilità alle problematiche del nostro corso di Laurea e del nostro Polo.

Desideriamo anche spendere poche parole riguardo la polemica scoppiata sulle pagine del Piccolo di Trieste del 14 maggio in cui il candidato alla Segreteria Luca Marsi ha accusato l’intero Consiglio Studentesco di omofobia e discriminazione nei suoi riguardi, indicando nella sua omosessualità la causa della sua mancata elezione e spingendosi a dire che la candidatura di Nastasi è stata presentata di nascosto ed all’ultimo momento solo per scongiurare la sua elezione.
Noi teniamo a precisare che la candidatura del nostro rappresentante è rientrata in un’ampia concertazione iniziata subito dopo la pubblicazione dei risultati elettorali, che ha coinvolto tutte le liste e che si è conclusa con l’accordo tra le due liste maggiori per garantire l’equilibrio all’interno dell’ufficio di Presidenza. La candidatura di Nastasi ha dunque trovato l’appoggio della maggioranza dei consiglieri perché si è riconosciuto a Studenti in Movimento un orientamento indubbiamente superpartes e la capacità di rappresentare un legame con la sede di Gorizia e indirettamente con le altre sedi distaccate. Si sono però anche riconosicuti l’impegno, la serietà e l’onestà di Nastasi, qualità che evidentemente non si sono viste in Marsi, che oltre ad avere operato in maniera poco lodevole nelle sue precedenti esperienze di rappresentanza ed aver paventato quest’anno una candidatura a tutte le cariche dell’Ufficio di Presidenza, ha provveduto a presentare (a suo nome personale e senza consultare alcun rappresentante delle altre liste) una mozione per il Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche di ieri (poi bocciata) con cui chiedeva l’acquisto di quotidiani da mettere a disposizione degli studenti. Questo a dimostrazione del clima di convergerza e di trasparenza che NON avrebbe garantito da Segretario. Ci dispiace solo che abbia voluto strumentalizzare a fini politici i suoi orientamenti sessuali, che invece non hanno influenzato in alcun modo l’esito delle urne. Dopodichè non esitiamo a condannare il comportamento vile e vergognoso (quando non infantile) di chi approfitta della segretezza delle urne per rivolgere offese gratuite e incivili, che copliscono solo la ragione di chi le partorisce.

Attilio Di Battista, I anno SID
Federico Guglielmo Nastasi, I anno SID
Elisa Trevisan, II anno SID

Consiglio di Facoltà 14 maggio 2008

Il 14 maggio si è riunito a Trieste il Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche.
Nonostante non sia stato fatto nessun appello iniziale, abbiamo provveduto a farlo noi: assenti illustri la Prof.ssa Pagnini, il Prof. Cecchini, La Mantia, Neglie, la Prof.ssa Baldin, il Prof. Stanic, la Prof.ssa Tonchia. Per il Polo Universitario Goriziano erano invece presenti: il Prof. Belohradsky, Gabassi, Gasparini, Abenante, Goio, Meyr, Palmisano, Fossati, Scaini, la Prof.ssa Schulze , Capellari e Swain.

Dopo le comunicazioni sulle prossime sessioni di Laurea per Scienze Politiche di Trieste (22 e 26 Maggio), il Preside ha annunciato la convocazione per il 26/05, alle ore 11.00 in Sala Atti, di un incontro esplicativo sul “decreto Mussi” e sulle conseguenze che esso avrà su Gorizia. Saranno presenti il Preside di Facoltà Coccopalmerio e il Prof.. Sussi in qualità di consigliere per il riordino del Piano di Offerta Formativa..
Nello specifico in consiglio si è discusso delle modifiche che toccheranno i Corsi di Laurea di Trieste, il problema consiste nel fatto che il D.M. 270/2007 (il “famigerato” decreto Mussi) prevede dei vincoli nel numero di esami in ogni corso di laurea (20 per la triennale e 12 per la specialistica) e nel numero di Docenti strutturati (ordinari, associati e ricercatori) richiesti.
Attualmente al Facoltà di Scienze Politiche conta 53 docenti strutturati, ma per mantenere il numero di corsi di facoltà attualmente attivi nelle sedi di Trieste e di Gorizia ne servirebbero 80! Questo comporterà a Trieste, secondo le bozze presentate, l’eliminazione di una delle due lauree triennali in Sociologia o Scienze dell’Amministrazione e la creazione di un’unica Laurea Interclasse triennale e di due specialistiche distinte, per un totale di 28 docenti coinvolti. Ne rimarrebbero 25, che consentirebbero il mantenimento sia del Corso di Laurea triennale sia quello specialistico a Gorizia, che comunque, come ci è stato detto chiaramente, subirà un pesante ridimensionamento, soprattutto per quanto riguarda l’insegnamento delle lingue straniere (si mette in discussione persino l’insegnamento della lingua francese).

È dunque fondamentale essere presenti il 26 Maggio per fare sentire che non ci stiamo a dimezzare le potenzialità del SID. Chiediamo inoltre l’appoggio di tutti gli studenti perché sembra che non possiamo contare sul sostegno e sulla collaborazione costruttiva della Dirigenza.